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Il nuovo gestionale ha peggiorato i problemi? Forse è una buona notizia.

  • Immagine del redattore: Filippo Busca
    Filippo Busca
  • 6 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 1 nov

Cambiare software non risolve magicamente tutto. A volte, anzi, fa emergere quello che non si voleva vedere. E da lì si riparte.


Hai mai sentito qualcuno dire: “Da quando abbiamo cambiato gestionale, va tutto peggio”?È una frase che ho sentito più volte, quasi un classico dei progetti di trasformazione digitale. E sai una cosa? In certi casi... hanno anche ragione.

Ma no, non è colpa del gestionale.


Un gestionale non è una bacchetta magica. Cambiare software non significa, automaticamente, risolvere i problemi. Anzi, molto spesso significa solo spostarli da una parte all’altra, con una nuova interfaccia grafica e un font più moderno.


Il gestionale, per quanto potente, innovativo, cloud, AI-ready e pieno di dashboard scintillanti, resta uno strumento. Un mezzo. Non un fine. E come ogni strumento, funziona solo se chi lo utilizza è pronto a farlo nel modo giusto.


E se il problema non fosse (mai stato) il software?


È molto più comune di quanto si pensi. Il vero nodo sta:

  • nei processi

  • nell’organizzazione

  • nella cultura aziendale

  • in procedure complicate

  • passaggi non formalizzati

  • ruoli non chiari

  • logiche non condivise


Un vecchio software può averli nascosti, o assorbiti con qualche workaround ormai diventato "tradizione aziendale".Il nuovo? Il nuovo li mette a nudo. Li espone. Li amplifica.


Il paradosso: il nuovo peggiora il vecchio. Ecco il punto centrale: se non affronti quei problemi prima del cambio software, il gestionale nuovo finirà solo per evidenziarli. Non perché funzioni male, ma perché non riesce a "coprire" ciò che nel vecchio sistema si era adattato (male) nel tempo.


Così, si crea l’illusione che "prima andava meglio". Ma in realtà, prima i problemi c’erano… solo che ci avevamo fatto l’abitudine.


Cambiare software non è (solo) un progetto IT

Spesso, l’errore è affrontare il cambio gestionale come un progetto puramente tecnologico. Ma in realtà è un progetto organizzativo, culturale, strategico.


Serve:

  • coinvolgere le persone

  • mappare i processi

  • rivedere ciò che non funziona da anni

  • prendersi il tempo per ragionare su “come dovremmo lavorare” anziché limitarsi a “come abbiamo sempre fatto”


Un buon gestionale può aiutare moltissimo. Può snellire, semplificare, rendere più efficienti. Ma non può risolvere problemi che non si vuole vedere. In compenso, li evidenzia benissimo. È uno specchio molto onesto.


E allora sì, può succedere: il nuovo gestionale peggiora i problemi. E forse è proprio da lì che bisogna iniziare.


💬 E tu?


Hai mai vissuto un progetto in cui il nuovo software ha messo in crisi abitudini consolidate?


Io con questo concludo e #restoinascolto


 
 
 

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